L'ANCE sulla responsabilità solidale negli appalti

L'ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) è intervenuta lo scorso 2 maggio sulla disposizione che introduce la responsabilità solidale del committente, imprenditore o datore di lavoro, con l'appaltatore ed eventuali subappaltatori, in relazione al versamento all'Erario delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e dell'IVA relativa alle fatture dei lavori realizzati (art. 2, co. 5-bis del D.L. 2 marzo 2012, n. 16, come convertito dalla L. 26 aprile 2012, n. 44).

La nota dell'ANCE, tuttavia, non può far altro che rilevare le difficoltà di applicazione di tale disposizione, difficoltà che nel caso dell'IVA diventa vera e propria impossibilità; l'associazione, infatti, osserva che non esistendo "una certificazione delle ritenute effettuare e dell'IVA incassata relativamente a ciascuno appalto e subappalto, … di fatto l'esimente non opera mai".

Unico spiraglio è il riferito impegno del Governo "a valutare l'opportunità di: posticipare l'applicazione delle disposizioni sulla responsabilità solidale fino all'entrata in vigore di un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze che definisca le modalità per la verifica, da parte del committente o appaltatore, del corretto adempimento degli obblighi fiscali in tema di versamento delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente e dell'IVA inerenti gli appalti".

Però, al momento, la Legge di conversione non subordina l'applicazione della responsabilità solidale all'emanazione di un decreto e, pertanto, la disposizione è (a quanto mi risulta) già operativa (la Legge è entrata in vigore il giorno successivo alla pubblicazione).

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