Modelli 231 obbligatori anche in Abruzzo

Il Consiglio della Regione Abruzzo ha approvato, nel corso della seduta del 3 maggio, il progetto di legge numero 201/2010 "Adozione dei modelli di organizzazione e di gestione ai sensi dell'art. 6 del D.Lg. 8 giugno 2001, n. 231" (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'art. 11 della L. 29 settembre 2000, n. 300).

L'iniziativa prevede che gli enti dipendenti e strumentali della Regione, con o senza personalità giuridica i consorzi, le agenzie e le aziende regionali, nonché le società controllate e partecipate dalla Regione - ad esclusione degli enti pubblici non economici - adottino "entro il termine di sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ... modelli di organizzazione, di gestione e controllo di cui agli articoli 6 e 7 del D.Lgs n. 231/01", dandone tempestiva e formale "comunicazione ai competenti uffici della Regione Abruzzo".

La disposizione introduce inoltre (sulla scia di quanto già fatto dalla Regione Calabria con la legge regionale n. 15/08) l'obbligo per le aziende che "operano in regime di convenzione con la Regione" di "adeguare, entro il termine di sei mesi dalla entrata in vigore della presente legge, i propri modelli organizzativi alle disposizioni di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231".

L'adozione dei Modelli 231 diventa, infine, un requisito obbligatorio per la partecipazione "alle procedure di affidamento delle concessioni e degli appalti di lavori, forniture e servizi di valore superiore ad un milione di euro"; il Modello diventa obbligatorio anche per stipulare contratti di subappalto, in questo caso - sembra - indipendentemente dall'importo dell'appalto e del subappalto.

Il testo del progetto di legge è disponibile sul sito "I reati societari".

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