Assonime - Alcune proposte in tema di controlli societari

Solo lunedì scorso, 9 maggio, l'ing. Paolo Scaroni, Amministratore delegato dell'ENI, ha sollevato il dibattito sul modello di corporate governance italiano, evidenziandone luci e ombre. A pochi giorni di distanza, Assonime pubblica il documento "Alcune proposte in materia di controlli societari" (Note e studi, 6/2011 del 12 maggio 2011). Semplice coincidenza, o segno di una rinnovata attenzione sulla necessità di ottimizzare il sistema di controllo e di governo societario, per recuperare velocità, efficacia, capacità di indirizzo strategico?

«La Giunta Assonime ha promosso la costituzione di un gruppo di lavoro che ha esaminato la disciplina in materia di controlli e le principali problematiche applicative, anche alla luce di un'indagine condotta presso un significativo campione di società rappresentative del mondo delle grandi imprese, quotate e non quotate, appartenenti ai settori dell'industria, dei servizi, dei servizi bancari e assicurativi.

I punti rilevanti che sono emersi dall'indagine presso le società riguardano:
i) le sovrapposizioni e duplicazioni di compiti tra collegio sindacale e comitato per il controllo interno del cda;
ii) l'incertezza normativa sui requisiti d'indipendenza degli amministratori e sulla decadenza dalla carica;
iii) l'aggravio di oneri procedurali e burocratici;
iv) l'incerta natura e funzione dell'organismo di vigilanza ex disciplina 231;
v) la frammentazione della struttura di controllo interno.

Alla luce dell'analisi normativa ed empirica, il documento propone sette aree di intervento per il riordino del sistema dei controlli, che vengono di seguito sintetizzate.
Gli interventi muovono dalla preliminare ricognizione delle funzioni e delle attività dell'impresa e dalla loro aggregazione in due macroaree: la funzione di governo e la funzione di vigilanza, affidate a due organi separati (consiglio di amministrazione e collegio sindacale). Ciò implica una chiara definizione delle competenze e dell'organizzazione dell'organo di governo e dell'organo di vigilanza, nonché la razionalizzazione delle figure deputate a vario titolo all'esercizio di tali funzioni.
Le proposte riguardano, come si è detto, il modello tradizionale. Tuttavia, tra le aree d'intervento si segnala anche il miglioramento della disciplina del modello monistico, indicata dalle imprese come possibile strada per la semplificazione della struttura societaria e per l'individuazione di un centro unitario di controllo. Da ultimo, si propone la graduazione dei controlli d'impresa a seconda della sua dimensione o del grado di apertura al mercato della società.»


Scarica il documento Assonime "Alcune proposte in tema di controlli societari".

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