Chimica: la crisi non ferma l'impegno per la sicurezza sul lavoro

Primato del settore nelle relazioni industriali: iniziative unitarie per tutelare la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro e l’impatto ambientale.
La crisi economica e la difficile fase nelle relazioni industriali non rallentano l’impegno dell’industria chimico-farmaceutica nel dialogo e nella collaborazione tra le Parti sociali, da sempre un’area di eccellenza per il settore.

da Federchimica.
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Oggi la chimica conferma il suo primato presentando, nel corso di un Convegno in Federchimica al quale hanno preso parte i rappresentanti delle Parti sociali di settore, degli Enti di certificazione e controllo e della magistratura, una serie di iniziative congiunte sul fronte della sicurezza, salute e ambiente, concordate con tutte le Organizzazioni Sindacali del settore.

La chiave di successo su questi fronti risiede soprattutto in una scelta strategica di collaborazione coerentemente tra le Parti sociali sostenuta per oltre trenta anni e nella consapevolezza che su questi temi la partecipazione e il coinvolgimento sono funzionali al miglioramento continuo e rafforzano le responsabilità individuali.

Una strategia che ha portato risultati molto significativi:
  • si sono ulteriormente ridotti gli indici di frequenza e gravità degli infortuni sul lavoro e malattie professionali;
  • si sono sensibilmente rafforzati gli indici di miglioramento dello sviluppo sostenibile;
  • è cresciuto il dialogo tra imprese, lavoratori e organizzazioni sindacali, e più in generale con i soggetti esterni alle imprese compresi quelli pubblici.

"L’impegno delle imprese su questi versanti non deve risentire della crisi economica né tanto meno delle alterne vicende delle Relazioni Industriali a livello generale", ha dichiarato Giorgio Squinzi, Presidente di Federchimica "Le imprese chimiche si sottopongono volontariamente a Programmi per il miglioramento continuo della sicurezza e della salute dei lavoratori, come i dati statistici dell’Inail hanno pubblicamente evidenziato, e per minimizzare l’impatto ambientale della produzione. La nostra attività è anche certificata da enti esterni che garantiscono la nostra serietà: tutti punti sui quali non intendiamo arretrare, nemmeno in un momento critico come quello che stiamo vivendo. Vogliamo allora che questo impegno sia riconosciuto, nelle relazioni industriali così come nel dialogo col mondo del credito e delle assicurazioni".

"Riconosco l’impegno delle imprese del settore per una costante attenzione e sensibilità su questi temi” conferma Sergio Gigli - Segretario Generale Femca- Cisl – sono convinto che tale impegno sia anche il frutto di un sistema di Relazioni Industriali attento al merito dei problemi e alle reali esigenze delle imprese e dei lavoratori piuttosto che a questioni di principio".

"E’ necessario incentivare tutti tutte le scelte socialmente responsabili, sul fronte della sicurezza ma non solo, sono impegni onerosi per le imprese, attuati anche nell’interesse dei lavoratori e della collettività che devono essere riconosciuti dalle Istituzioni e anche dallo stesso Sindacato" ha aggiunto Gianni Marini, Consigliere Delegato di Farmindustria.

"Le Parti hanno praticato un incessante e continuo confronto consapevoli della necessità della prevenzione - ha commentato Alberto Morselli , Segretario Generale Filcem-Cgil - e i risultati raggiunti premiano l’impegno; occorre continuare su questa strada consapevoli che questo è un terreno dove non si può mai cantare vittoria, una distrazione rischia di compromettere i risultati raggiunti oltre che essere fatale”.

Per Augusto Pascucci, Segretario Generale Uilcem-Uil, "la crisi economica non interrompe l'impegno delle parti sociali sul versante della sicurezza nel lavoro. Gli elevati standard raggiunti nel settore industriale chimico richiedono continuità e miglioramento costante delle valutazioni del rischio e nel monitoraggio della salute degli operatori; con l'attuale modello di relazioni sindacali siamo convinti di raggiungere ulteriori progressi anche su questo delicatissimo argomento".


SINTESI DELLE PRINCIPALI INIZIATIVE REALIZZATE NELL’ULTIMO ANNO
Le attività congiunte dell’industria chimica per la sicurezza, la salute e l’ambiente.

L’impegno delle Parti Sociali nel settore della Chimica sui temi della Salute, Sicurezza e Ambiente ha, da oltre 30 anni, assunto una valenza rilevantissima.
Federchimica e i Sindacati del settore hanno condiviso e perseguito una strategia di dialogo costruttivo per la formalizzazione di obiettivi comuni, coniugando l’applicazione delle norme vigenti con comportamenti partecipativi di tutti i soggetti protagonisti su questi temi (lavoratori, loro rappresentanti, attori esterni all’impresa).
Ecco le principali iniziative concretizzate nell’ultimo anno, a seguito dell’emanazione del cosiddetto “Testo Unico sicurezza e salute” (D.Lgs. 81/2008), e presentate nel corso del convegno “L’impegno delle Parti sociali settoriali per la gestione condivisa della Sicurezza Salute Ambiente”:
  • Condivisione di linee di indirizzo sui modelli di gestione previsti dal D.Lgs. 231/2001.
Il D.Lgs. 231/2001 ha introdotto la responsabilità diretta dell’Impresa per alcuni reati commessi nell’interesse o a vantaggio della stessa.
Questa modifica legislativa ha effetti potenziali molto rilevanti sull’attività delle imprese.
Anche in considerazione dell’importanza che il tema della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro riveste per l’Industria Chimica, è stata condivisa con le Organizzazioni Sindacali Settoriali una “Guida introduttiva ai Modelli di Organizzazione previsti dal D.Lgs. 231/01 per i reati in materia di Salute e Sicurezza” che conferma il comune impegno delle Parti nel perseguimento dell’obiettivo del miglioramento continuo in ambito di Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro.

  • Il Programma Responsible Care
Prosegue il sostegno al Programma Responsible Care, che resta la piattaforma ideale per perseguire gli obiettivi SSA – Sicurezza, Salute e Ambiente. Come noto, infatti, RC – Responsible
Care è il programma volontario che l’Industria chimica adotta a livello mondiale per stimolare il miglioramento continuo proprio su questi temi, e in Italia è attivo da 20 anni.
Le Parti sociali si sono date l’obiettivo fondamentale di facilitare la partecipazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti nell’attuazione e gestione del programma a livello aziendale. Perciò è stato redatto un documento di sintesi della guida RC, utile ad una ampia divulgazione, che faciliterà la conoscenza degli elementi fondamentali del Programma e le sue finalità e stimolerà la partecipazione attiva da parte dei lavoratori.
Ancora una volta dunque l’impegno è teso a una sempre maggiore informazione, partecipazione e responsabilizzazione, a tutti i livelli.

  • Formazione
L’attività formativa per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, Salute e Ambiente (RLSSA) è stata ulteriormente sviluppata.
Ai corsi di 40 ore di introduzione al ruolo di RLSSA svolti già a partire dai primi anni ’90, si sono aggiunti, dall’estate 2008, anche i corsi annuali di aggiornamento di 8 ore.

  • Linee guida SSA
Sono state aggiornate le specifiche linee guida che evidenziano ruoli, responsabilità e competenze dei principali soggetti coinvolti sui temi di SSA a livello aziendale, in base alla disciplina del Contratto collettivo nazionale. L’aggiornamento, sottoscritto il 20 gennaio 2009, armonizza tali linee guida alle nuove norme legislative e le completa per quanto concerne, in particolare, il documento di valutazione del rischio nelle sue modalità di redazione e nei suoi contenuti.

  • Criteri di gestione degli appalti
Sono state aggiornate anche le linee guida sugli appalti, che forniscono indicazioni in ordine alla corrente gestione delle differenti fasi degli stessi, a partire dalla valutazione e selezione dei fornitori, fino alla esecuzione e conclusione dei lavori.
L’aggiornamento, anch’esso sottoscritto il 20 gennaio 2009, evidenzia meglio gli aspetti relativi ai costi della sicurezza e ai rischi da interferenze, anche attraverso indicazioni per la redazione dell’apposito documento DUVRI (Documento Unico Valutazione Rischi Interferenze) previsto dal D.Lgs. 81/2008.

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